Il presente articolo intende far conoscere in modo sintetico i vari tipi di energia alternativa utilizzata in questo momento; coloro che volessero approfondire gli argomenti, sulla base dello schema di seguito riportato, potrà farlo attraverso le pagine di Internet o altro mezzo.
Leggiamo su Wikipedia e dagli autori Salerno-Sillani:
Sono da considerarsi energie rinnovabili quelle forme di energia generate da fonti il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future o che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano o non sono, quindi, esauribili nella scala dei tempi umani.
Pertanto rientrerebbero in questo campo:
- l'energia idroelettrica:
- l'energia geotermica;
- l'energia solare (termica e fotovoltaica);
- l'energia eolica;
- l'energia da biomasse:
- biogas;
- oli vegetali;
- biodiesel;
- la termovalorizzazione di CDR.
Secondo gli accordi tra gli Stati membri della Comunità Europea, entro il 2010 questi dovranno trarre il 22% dell’energia elettrica necessaria da fonti rinnovabili. L’Italia è al quarto posto nell’utilizzo delle fonti rinnovabili, e si è ancora lontani dal raggiungere questo obiettivo.
- L’energia idroelettrica utilizza il movimento di masse d’acqua che da energia potenziale si trasforma in energia cinetica che grazie ad un alternatore connesso a una turbina, è in grado di produrre energia elettrica. Si ricava dal corso di fiumi e di laghi creando dighe e condotte forzate.
Tali impianti vengono classificati in base al valore della quota altimetrica di riferimento. Ci sono quelli ad altissima caduta che arrivano fino a 1000 m di quota fino a quelli di bassa caduta che vanno da 2 a 30 m.
Tra le energie idroelettriche è compresa anche l’energia mareomotrice che sfrutta gli spostamenti d’acqua causati dalle maree che in alcuni punti del pianeta arrivano anche a 20 m di altezza.

- l’energia geotermica è quella generata dal calore endogeno della terra il quale, immagazzinato sotto la crosta terrestre, fluisce successivamente verso l’esterno. Ne sono alcuni esempi naturali le eruzioni vulcaniche, le sorgenti termali, i geyser o le fumarole. Il calore sprigionato viene utilizzato per scaldare un fluido (acqua o vapore) che viene indirizzato verso apposite turbine adibite alla produzione di energia elettrica, oppure incanalato in un sistema di tubature per il riscaldamento. In Italia la maggiore produzione di energia elettrica con questo sistema è concentrata in Toscana.
- l’energia solare è quella energia, termica o elettrica, prodotta direttamente sfruttando l’energia irraggiata dal sole verso la Terra. Le principali tecnologie che permettono di sfruttare l’energia solare sono:
· il pannello solare sfrutta i raggi solari per scaldare un fluido con speciali caratteristiche in grado di cedere calore, tramite uno scambiatore di calore, all’acqua contenuta in un serbatoio di accumulo;
· il pannello solare a concentrazione sfrutta una serie di specchi parabolici per concentrare i raggi solari su un tubo ricevitore in cui scorre un fluido termovettore o una serie di specchi piani che concentrano i raggi all’estremità di una torre in cui è posta una caldaia riempita di sali che per il calore assorbito fondono;
La torre solare a energia di Siviglia
vedi il sito di InHabitat
· il pannello fotovoltaico sfrutta le proprietà di particolari elementi, quali il silicio cristallino, per produrre energia elettrica quando vengono sollecitati dalla luce. Questa forma di produzione di energia elettrica è certamente la meno costosa rispetto a qualsiasi altra fonte energetica autonoma, ma è ancora più costosa di quella “tradizionale”. Ma si stanno studiando nuovi modi di produzione e si cerca un materiale meno costoso del silicio.
In articoli successivi tratteremo più volte di questo straordinario mezzo di produzione di energia elettrica, che certamente, nel prossimo futuro, avrà una rilevanza fondamentale.
(fine prima parte)
A cura del
Gruppo Tellus